Nastro adesivo quale scegliere. La guida per sceglierlo corretto
Che durata hanno la tenuta e la colla di un nastro adesivo in PPL/PVC? Quale nastro adesivo scegliere a partire dalla considerazione della durata dello stoccaggio e dell'effettivo utilizzo? Quando scegliamo un nastro adesivo o uno scotch prendiamo in considerazione tanti fattori diversi.
Pensiamo alla larghezza del nastro, al suo prezzo, al suo materiale, al suo colore, alla sua rumorosità, alla sua sostenibilità e via dicendo. Ma bisogna pensare anche alla sua durata: non stiamo infatti parlando di qualcosa di eterno, che garantisce una stabilità eterna.
Il passare del tempo e altri fattori esterni possono intervenire e minare la resistenza del collante, rendendo poco a poco il nastro biadesivo meno efficace.
Per questo motivo, al momento dell'acquisto di un nastro adesivo, è bene pensare prima di tutto alle tempistiche relative al suo utilizzo: per quanto tempo resterà in magazzino prima di essere utilizzato e terminato?
E, soprattutto, una volta applicato, per quanto dovrà durare? Pensiamo per esempio a un'azienda che deve stoccare delle merci che, si sa già in anticipo, potrebbero restare chiuse nel magazzino per più di 12 mesi, per arrivare fino 3 anni di stoccaggio.
In questo caso quegli scatoloni dovranno essere chiusi con dei nastri biadesivi che – a quelle condizioni a livello di temperatura e di umidità – potranno garantire una lunga durata, per non ritrovarsi con un magazzino di scatoloni aperti o pronti ad aprirsi! Vediamo quindi quale nastro adesivo scegliere in base alla sua durata.
Cosa influisce sulla durata del nastro adesivo?
Cosa influisce sulla durata del nastro adesivo?
Ovviamente a determinare la sua resistenza nel tempo sono i materiali usati per il supporto nonché il tipo di collante usato. Ma ad avere un ruolo determinante sono anche i fattori esterni, quali la temperatura, l'umidità, l'esposizione ad agenti atmosferici e ovviamente la superficie su cui il nastro viene utilizzato.
Una superficie ruvida, in linea di massima, offrirà meno adesione al nastro, che quindi avrà di per sé una resistenza minore, con una presa meno salda. E per quanto riguarda gli altri fattori esterni?
Ebbene, in alcuni casi l'esposizione ai raggi ultravioletti potrebbe persino rendere più salda l'adesione del nastro biadesivo forte, con l'effetto collaterale di renderne difficile l'eventuale rimozione.
È però da prendere in considerazione il fatto che le temperature troppo elevate o troppo basse possono finire, rispettivamente, per indurire o per ammorbidire l'adesivo, con il risultato di renderlo meno saldo: nel primo caso si romperà, nel secondo caso si scioglierà.
Si capisce dunque che è bene pensare al contesto in cui quell'adesivo si troverà a lavorare: dovrà resistere a un tunnel d'asciugatura con temperature superiori ai 150 gradi dopo la verniciatura di parti metalliche?
O magari dovrà essere utilizzato all'esterno, in zone in cui la temperatura scende spesso sotto lo zero, e resistere per mesi o persino anni?
In base a queste considerazioni è possibile scegliere il nastro adesivo migliore: in certi casi sarà necessario scegliere dei nastri specialistici, in altri situazioni invece saranno sufficienti i nastri adesivi in PVC e in PPL. Vediamo dunque che durata hanno la tenuta e la colla di un nastro adesivo in PPL/PVC!
Che durata hanno la tenuta e la colla di un nastro adesivo in PPL/PVC
Nastri adesivi in PVC
Iniziamo con i nastri adesivi in PVC, e quindi con supporto in polivinicloruro. Tendenzialmente su questi nastri si trova della colla in caucciù naturale, nonché delle resine naturali e idrocarboniche: per realizzare questi rotoli in PVC si scioglie la sostanza collante e la si distribuisce omogeneamente sul nastro.
I rotoli in PVC sono pratici da usare, si possono spezzare con le mani, offrono adesività eccellente su un'ampia gamma di superfici; hanno lo svantaggio di lavorare in modo efficace solo a temperature medio-alte.
Prima di usare i rotoli in PVC è infatti consigliabile tenerli per una giornata in ambienti con minimo 18 gradi. In ogni caso, la durate dei nastri in PVC non è altissima, con i primi problemi che insorgono dopo 6-10 mesi dall'applicazione, a seconda delle condizioni in cui viene esposto il biadesivo industriale.
Nastri adesivi in PPL
Continuiamo con in nastri adesivi in PPL, anche in questo caso con colla in caucciù e resine. Si tratta di un nastro adesivo mediamente economico, brillante e come è noto rumoroso, che abbisogna di una lama o di un dispenser per essere usato.
Da usare senza effettuare delle trazioni (essendo elastico tenderà a tornare alle dimensioni originali, staccandosi dalla superficie). Il nastro biadesivo industriale meno suscettibile rispetto a quello in PVC agli sbalzi di temperatura, ma non dovrebbe essere usato a temperature estremamente basse. La durata è simile a quella dei nastri in PVC.
Nastri adesivi in PPL silenzioso
Chi deve scegliere tra nastri adesivi in PVC e in PPL per degli stoccaggi a lungo termine dovrebbe puntare verso i rotoli in PPL silenzioso, con colla acrilica a base d'acqua.
Perfetto per l'uso su carta kraft, da usare con dispenser o con lame, ha una durata maggiore agli altri due modelli sia a livello di stoccaggio, sia a livelli di utilizzo, con una durata che va bene oltre l'anno.