Cosa contiene il nastro adesivo? Composizione tecnica
Cosa contiene il nastro adesivo? Da cosa sono composti i nastri con cui chiudiamo i pacchi? Come sappiamo in commercio esiste una gamma molto ampia di nastri adesivi, dalle caratteristiche estremamente differenti.
Esistono i classici nastri adesivi personalizzatati da imballo, utilizzati cioè per chiudere gli scatoloni; ma esistono anche i nastri di carta utilizzati da imbianchini e verniciatori per la mascheratura, nonché i nastri biadesivi per applicazioni industriali, i nastri isolanti per elettricisti e via dicendo.
Ognuno di questi rotoli presenta una composizione tecnica differente, dovendo rispondere a esigenze molto diverse quanto a resistenza, tenuta e via dicendo.
Compresa però quella che è la composizione tecnica del nastro adesivo classico diventa poi più semplice intuire anche quella che è la composizione delle diverse tipologie specifiche.
Oggi vedremo quindi cosa contiene il normale nastro adesivo da imballo, per poi approfondire la composizione tecnica di alcune tipologie specifiche.
Cosa contiene il nastro adesivo?
Sappiamo tutti come è fatto un normale nastro adesivo da pacchi. Si tratta di una pellicola estremamente sottile, talmente sottile da far pensare che al suo interno vi possa essere un solo strato di materiale. In realtà le cose sono differenti: in ogni nastro adesivo si possono infatti trovare almeno quattro strati differenti.
Il primo strato è quello che vediamo, quello esterno e superiore: si tratta dello strato di release, che ha la funzione di garantire lo svolgimento efficace e rapido del nastro.
Questo strato ha quindi il compito di impedire che il nastro adesivo si incolli su sé stesso in modo permanente. Il secondo strato è il supporto, ed è di fatto quello che caratterizza la natura di questo strumento. Il supporto può essere realizzato in diversi materiali: in carta, in PVC oppure in PPL.
Il supporto determina le caratteristiche tecniche del nastro adesivo quanto a elasticità, allungamento, strappo e via dicendo.
Si potrebbe pensare che lo strato successivo sia quello dell'adesivo. Ma non è così: tra il supporto e l'adesivo vi è infatti un altro strato, ovvero il primer, il quale ha la funzione di ancorare il materiale di supporto allo strato adesivo, per fare in modo che questi non si separino rendendo il nastro da imballo del tutto inefficace.
Infine troviamo per l'appunto l'adesivo, che può essere realizzato con sostanze di tipologia diversa, in base alle esigenze in fatto di tenuta, di resistenza all'escursione termica, di rumorosità di srotolamento, di sostenibilità e via dicendo.
Questa è la composizione di un tipico nastro adesivo. Esistono peraltro dei casi particolari, con nastri che presentano una stratificazione differente: è il caso ovviamente dei nastri biadesivi, nonché di peculiari nastri a uso professionale e industriale.
Composizione tecnica del nastro adesivo: il supporto
È in particolar modo la composizione tecnica di due strati che determina la caratteristiche finali di un nastro adesivo. Parliamo della composizione tecnica del supporto e della composizione dello strato adesivo.
Pensiamo ai nastri da imballo: i nastri adesivi per chiudere gli scatoloni presentano tipicamente un supporto in PPL oppure in PVC.
Negli ultimi anni si sono però fatti strada sempre di più i nastri per la chiusura in cartoni con supporto in carta, anche e soprattutto per ragioni legate alla sostenibilità di questi prodotti.
Un supporto realizzato a partire dalla cellulosa – meglio ancora se a partire da carta riciclata – permette infatti di avere dei nastri adesivi dall'impatto ambientale decisamente ridotto.
Ma va detto che la carta non è l'unica alternativa ai supporti di materiale plastico. Esistono infatti anche dei bio-film, ovvero delle pellicole realizzate a partire da prodotti biologici, i quali possono essere impiegati per realizzare dei supporti per nastri adesivi estremamente resistenti, a fronte di in impatto ambientale prossimo allo zero.
Composizione tecnica del nastro: lo strato adesivo
Infine veniamo all'ultimo strato del nostro rotolo di nastro adesivo, ovvero alla parte provvista di colla. È questo elemento di fatto che distingue un rotolo adesivo da una semplice striscia di carta o di pellicola.
La scelta dell'adesivo specifico da utilizzare dipende dalla considerazione di diversi fattori. Quanto dovrà essere potente il nastro adesivo?
Uno scotch usato per incollare un foglio di carta allo sportello di un frigorifero non abbisogna certo della tenuta di un nastro telato americano, oppure di un nastro per la chiusura di pesanti scatoloni.
A quali temperature dovrà resistere? Alcuni prodotti vengono esposti a temperature molto alte e molto basse, e i normali adesivi potrebbero risultare del tutto inefficaci a questi estremi.
Il nastro adesivo dovrà essere rimosso senza lasciare residui? Il nastro adesivo dovrà essere utilizzato senza creare rumori allo svolgimento? E ancora, si desidera usare un nastro da pacco ecologico, dal basso impatto ambientale?
In base a queste esigenze ci si rivolgerà verso diverse tipologie di sostanze adesive, muovendosi tra la gomma hot-melt, la gomma naturale (come il caucciù) e la gomma acrilica a base di acqua.