Che durata ha la tenuta e la colla di un nastro adesivo in PPL/PVC?

Che durata ha la tenuta e la colla di un nastro adesivo in PPL/PVC? Ovvero, per quanto tempo resiste una volta applicato un nastro adesivo in PPL oppure in PVC? Di certo, per individuare la durata di un nastro adesivo per la chiusura di pacchi, ci sono tanti fattori da tenere in considerazione.

Ma è assolutamente bene porsi questa domanda, poiché ognuno ha esigenze differenti quanto a tenuta del nastro utilizzato. Ci sono infatti aziende che hanno a che fare solamente con scatole di dimensioni ridotte e molto leggere, mentre altre  aziende devono usare il nastro per pacchi per scatoloni grandi e pesanti.

E ancora, ci sono merci che vengono inscatolate e che resteranno nello scatolone per mesi oppure anni, mentre altre ancora verranno consegnate direttamente al cliente nel giro di pochi giorni.

Non va poi dimenticato il fattore dello stoccaggio dei nastri adesivi prima di essere usati (se alla temperatura giusta, se in un luogo con umidità alta, e via dicendo).

E ancora, per capire la durata della tenuta della colla di un nastro adesivo bisogna pensare alle temperature e all'umidità alle quali gli scatoloni saranno esposti, al tipo di cartone delle scatole, nonché infine, ovviamente, al tipo di nastro biadesivo. Dura forse di più un nastro adesivo in PVC o un nastro da scatoloni in PPL?

É maggiore la tenuta dei nastri in PPL o dei nastri in PVC?

All'interno del mondo dei nastri adesivi esiste una tassonomia abbastanza specifica e variegata. Abbiamo i nastri isolanti, i nastri biadesivi, i nastri da scatoloni, i nastri da mascheratura, e via dicendo.

All'interno dei nastri monoadesivi da imballi distinguiamo tipicamente tra nastri in PVC e nastri in PPL, e si è quindi portati a pensare che ci siano delle differenze importanti tra i rotoli di questi due gruppi.

Ed è infatti così; va però sottolineato che le differenze non dipendono affatto dal tipo di supporto – PPL o PVC, per l'appunto – quanto invece dal tipo di colla che a esso viene associato.

La struttura dei nastri monoadesivi

Vale la pena quindi riassumere molto brevemente qual è la struttura dei nastri monoadesivi per la chiusura dei pacchi. Per facilità possiamo affermare che i nastri adesivi di questo tipo sono composti tra tre strati differenti, da tre livelli. In superficie abbiamo il supporto, ovvero ciò che dà corpo al nastro biadesivo forte.

Si parla di volta in volta di PPL, di PVC, di carta e via dicendo. Immediatamente al di sotto del supporto troviamo il livello intermedio, ovvero uno strato che ha la funzione di mantenere il collante inferiore fissato al supporto superiore: questo strato è fondamentale, perché nel momento in cui il collante si stacca dal supporto il nastro adesivo diventa di fatto inutile.

Infine abbiamo lo strato di colla, che può essere realizzato con diverse sostanze. Si parla principalmente di collanti hot melt, di adesivi acrilici e di gomma naturale, e ognuna di queste sostanze presenta caratteristiche e sì, anche resistenze differenti. 

La tenuta dei nastri adesivi in hot melt

Partiamo con i nastri adesivi con colla hot melt. Di che cosa si tratta?

Parliamo di un adesivo termofusibile il quale, se presenta diversi vantaggi da altri punti di vista, presenta degli svantaggi da non trascurare quando si tratta dell'utilizzo per la chiusura di scatoloni: per questo motivo per esempio noi di A.C.I.T. utilizziamo pochissimo questo tipo di adesivo, dando la nostra preferenza ai collanti che nomineremo nel prossimo paragrafo.

Per sua stessa natura, l'adesivo hot melt risente sia dei raggi ultravioletti, sia del calore: nello specifico, l'hot melt tende a perdere presa quando le temperature superano i 40 gradi centigradi. In ogni caso, questo biadesivo industriale dà il meglio nei primi 6 mesi dall'applicazione, per poi perdere tenuta.

Come si può capire, quindi, non si tratta di un adesivo da usare su pacchiche dovranno resistere nel tempo o che potenzialmente saranno esposti a temperature importanti. 

I nastri adesivi con adesivo acrilico o con gomma naturale

Tutto diverso è il discorso per i nastri monoadesivo per imballi realizzati con dell'adesivo acrilico oppure con della gomma naturale.

Nel nostro caso, per esempio, l'adesivo acrilico viene utilizzato per lo più per la realizzazione dei nastri in PPL: un nastro biadesivo industriale per pacchi di questo tipo, stoccato bene e applicato bene, può durare tranquillamente per un paio d'anni, anche per imballi medio-pesanti.

Altro ottimo adesivo è poi ovviamente la gomma naturale, associata nella maggior parte dei casi a dei nastri biadesivi in PVC: anche qui, in assenza di umidità e di raggi ultravioletti, si può avere una resistenza molto lunga.

Va detto che, per capire la durata di un nastro monoadesivo, è bene pensare non solo ai materiali con qui è realizzato quest'ultimo. Anche il tipo di cartone con cui sono stati realizzati gli scatoloni ha infatti un ruolo importante del definire la resistenza complessiva.

Gli scatoloni in cartone riciclato o molto riciclato, contenendo al loro interno dei siliconici, tendono a offrire un'adesione meno forte. 

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