Le differenze di my dei nastri in polipropilene, ad alta resistenza e in PVC
Che differenza di my hanno i nastri in polipropilene "normali", quelli ad alta resistenza e quelli in PVC? Quando si pensa all'acquisto di nastri adesivi, e in particolare di nastri adesivi per la chiusura di scatoloni, non si pensa immediatamente allo spessore.
L'attenzione va invece verso altri aspetti, come la lunghezza del rotolo – per capire più o meno quanti scatoloni potranno essere chiusi con un singolo rotolo – o come la larghezza del nastro biadesivo forte, il suo colore, le possibili personalizzazioni per mezzo di stampa, il livello di rumorosità allo srotolamento, la durata una volta applicato, le condizioni di stoccaggio e via dicendo.
Ma quando si parla dell'acquisto di nastri adesivi professionali per il packaging – così come capita anche nel caso dell'acquisto di nastri biadesivi industriali – ci si imbatte ben presto anche alla misura relativa allo spessore del biadesivo industriale, che viene espressa in micron.
Ecco allora che ci si domanda quali sono gli spessori dei diversi nastri adesivi, in base al loro materiale, nonché quali sono le effettive conseguenze di queste differenze. Vediamo insieme quanto cambia lo spessore dei nastri in my e cosa comporta questo scostamento.
Una questione di micron
Il micron non è certo un'unità di misura che utilizziamo spesso nella nostra quotidianità. Il micrometro corrisponde al milionesimo di metro, ovvero a un millesimo di millimetro.
Va specificato per correttezza che, seppure molto spesso il micrometro venga indicato con la sigla my, in realtà il simbolo esatto sarebbe µ, e ancora più correttamente µm.
Corrispondendo a una lunghezza così limitata, non stupisce il fatto che il micrometro sia utilizzato solo in settori specifici: si usa il micron per esempio per esprimere lo spessore di strati di vernice, o lo spessore di particolari pellicole, o per l'appunto di nastri adesivi, come nel nostro caso.
E ancora, il micrometro viene spesso usato in elettronica, nel campo della produzione di circuiti integrati, nel quale in effetti un micron può fare una differenza notevole.
Per capire l'ordine di grandezza di cui stiamo parlando, dobbiamo sapere che un globulo rosso ha un diametro di 8 micrometri, che un nostro capello può avere un diametro tra i 65 e i 78 micron, e che i fogli di alluminio che utilizziamo in cucina hanno uno spessore di 12 micron.
Vediamo ora che differenza di my hanno i nastri in polipropilene "normali", quelli ad alta resistenza e quelli in PVC
Che differenza di my hanno i nastri in polipropilene "normali", quelli ad alta resistenza e quelli in PVC?
Come è noto a chi acquista con una certa frequenza dei nastri adesivi professionali per la chiusura dei pacchi, e soprattutto a chi acquista quantità ingenti di questi nastri, questi prodotti si dividono essenzialmente in tre gruppi. Ci sono i nastri in propilene, i nastri in PVC e i nastri in carta.
A questi si aggiungono inoltre i nastri ad alta resistenza, i quali possono essere realizzati con ognuno dei tre diversi supporti visti sopra. Perché di supporti si parla, ovvero del materiale del nastro che dà corpo al nastro biadesivo stesso, al di sopra degli strati inferiori dedicati all'azione adesiva.
In genere, un normale nastro adesivo in polipropilene (PPL) dedicato alla chiusura di scatoloni presenta un supporto di spessore compreso tra i 25 micron e i 28 micron. Si parla quindi di nastri adesivi estremamente sottili.
I nastri biadesivi in PVC, invece, sono nativamente più spessi, pur parlando di differenze impossibili da cogliere a occhio nudo: di solito questi nastri adesivi partono infatti da uno spessore minimo da 32 micron.
Guardando ai nastri ad alta resistenza, pensati quindi per la chiusura di scatoloni particolarmente pesanti, che necessitano di una maggiore potenza e resistenza, si possono incontrare spessori leggermente maggiori. Ma fanno davvero la differenza?
Lo spessore dei nastri in PPL per la chiusura di scatoloni pesanti
Chi ha il bisogno di chiudere scatoloni pesanti e di dimensioni importanti, che dovranno magari essere stoccati a lungo e movimentati in diversi modi, ha tutto l'interessi nello scegliere dei nastri adesivi ad alte prestazioni per la chiusura di pacchi.
Ecco allora che, guardando per esempio ai nastri in PPL (che come abbiamo visto di solito hanno uno spessore compreso tra i 25 e i 28 micron) possono in questi casi presentare degli spessori maggiori, arrivando anche a 33 o 35 micron.
Ma attenzione: in realtà la maggiore resistenza e potenza di questi nastri ad alte prestazioni non sono dovute allo spessore maggiorato, quanto invece agli adesivi utilizzati per produrre il nastro biadesivo industriale. La differenza di tenuta tra un nastro in polipropilene da 28 micron e un nastro da 35 micron, tralasciando la questione dell'adesivo, è infatti di per sé minima.