Come si scrive scotch? Termine più comune per definire il nastro adesivo 

Si scrive d'accordo o daccordo? Va o và? Valige o valigie? Di certo, quando viene il momento di scrivere un testo senza errori, formalmente perfetto, i dubbi non mancano quasi mai.

E questo vale per tutti, sia per chi scrive davvero raramente, e non sente a proprio agio davanti a un foglio e a una penna, oppure davanti a una tastiera, sia per chi invece scrive tutti i giorni. Sì, perché esistono dubbi a tutti livelli.

Ci sono sull'ortografia delle parole più comuni, come sull'ortografia delle parole più complesse, o magari di origine straniera. È proprio questo quello che accade per esempio con il “nomignolo” del nastro adesivo per ufficio. Come si scrive scotch?

Come si scrive scotch (nastro adesivo)?

La risposta è ovviamente già nella domanda: non si scrive scoch, non si scrive scocc, si scrive scotch. E, va sottolineato, questa è la grafia giusta per entrambi gli utilizzi comuni che questa parola ha anche in italiano, e quindi sia per indicare lo scotch in quanto nastro adesivo, sia per indicare lo scotch inteso come liquore, e più nello specifico come whisky prodotto in Scozia.

Attenzione, però: non sarebbe del tutto corretto dire che scotch è un sinonimo del termine nastro adesivo. Questo perché in realtà la parola “Scotch” è il nome commerciale, registrato, di un nastro adesivo in cellulosa, trasparente, prodotto dalla 3M.

Ma perché si scrive scotch? Per qual motivo è stato scelto questo nome, che per l'appunto significherebbe “scozzese”? Vediamolo insieme!

Perché si scrive scotch? La storia del nastro adesivo

Per capire perché si scrive scotch, e perché di fatto ci si rivolge al nastro adesivo con una parola che significa “scozzese”, è interessante vedere qual è la storia effettiva del nastro adesivo.

Tutto ha inizio nel 1930: l'idea rivoluzionaria è di Richard Dew, un giovane ingegnere in forza alla  Minnesota Mining and Manufactoring Company – che tutti conosciamo oggi semplicemente come 3M. Allora quella non era un'azienda di adesivi, ovviamente. LA 3M lavorava dapprima nel settore minerario, per poi convertirsi alla produzione di carta vetrata. 

Poco dopo quella conversione Dew notò la difficoltà incontrata dai verniciatori per proteggere delle aree che non dovevano essere affatto verniciate – o riverniciate.

E fu un lampo di genio: il giovane ingegnere mise a punto un biadesivo industriale potente – che facesse presa con la semplice pressione di una mano – ma allo stesso tempo molto pratico e veloce da staccare. Fino ad allora non era esistito nulla di simile, ed è da questa intuizione che venne sviluppato il nastro adesivo.

Il primissimo nastro adesivo era realizzato in carta. Già nei primi mesi di produzione, però, questo materiale venne sostituito con una pellicola trasparente anch'essa inventata da poco, ovvero il cellophane, messo appunto nel 1908. 

Negli anni successivi vennero via via lanciate varie tipologie di nastro adesivo, diverse di volta in volta in base all'utilizzo per cui erano pensate. Lo sviluppo di questo strumento divenne particolarmente vivace durante la seconda guerra mondiale, con la 3M a rifornire l'esercito di tutto il nastro adesivo di cui aveva bisogno.

Durante il secondo conflitto mondiale le truppe americane avevano infatti a disposizione un tipo di nastro per riparare le tende, un altro tipo di nastro per effettuare le sigillature, un altro ancora per proteggere le armi, e via dicendo. Fu proprio nei primi anni Quaranta che venne messo a punto anche il nastro biadesivo

Ma quando, e perché, si iniziò a usare il nome scotch per indicare il nastro adesivo? 

L'origine del nome scotch

Sembra che ad assegnare il nome scotch a questo prodotto fu il suo stesso inventore, ovvero Richard Drew. Ma qualcuno, in un certo senso, lo imboccò. La leggenda vuole che Drew fosse presente durante una delle primissime prove pratiche, sul campo, del nastro biadesivo forte.

A quanto pare dei verniciatori che stavano provando il nastro per proteggere delle zone che non dovevano essere verniciate non erano del tutto convinti della bontà del prodotto.

Sappiamo infatti che i primi nastri biadesivi prodotti dalle 3M presentavano il collante solo sui bordi esterni – per non spendere troppo in adesivi – compromettendo così in partenza l'efficacia del nastro.

E coì, per sottolineare il proprio scetticismo, uno dei carrozzieri ebbe a dire “Take this tape back to those Scotch bosses of yours and tell them to put more adhesive on it!”ovvero “riporta indietro questo nastro biadesivo industriale ai tuoi capi “scozzesi, e di loro di metterci più adesivo”.

Ma perché mai usò la parola “scozzesi”? Non per indicare una nazionalità: il termine venne utilizzato in modo dispregiativo, come sinonimo dell'aggettivo “tirchio”. Gli scozzesi, così come i genovesi in Italia, sono infatti bonariamente indicati come un popolo piuttosto tirchi. 

Fu da quella scenetta che venne l'idea di usare la parola scotch, e quindi scozzese. Non a caso, a partire dalla metà del secolo scorso, le confezioni di Scotch 3M presentano immancabilmente delle decorazioni tartan, tipiche dei kilt scozzesi. 

Ora, quindi, sai come si scrive scotch, e anche perché!

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