Biadesivo come funziona. I consigli pratici per una buona applicazione
Come funziona il nastro biadesivo? Come si attacca, quanto dura, e in quali casi può essere effettivamente usato? Ci sono persone che non prendono mai in considerazione l'utilizzo di un biadesivo, e altre che invece sono sempre pronte, per esperienza, a sostituire l'uso del normale adesivo, delle colle, dei chiodi e delle viti con del buon nastro adesivo.
Va detto infatti che negli ultimi decenni sono stati presentati sul mercato dei nastri con due facce adesive per i più diversi utilizzi: ci sono quelli più semplici e più deboli, semplicemente per attaccare un poster alla parete, e quelli più forti e tenaci, pensati per attaccare alla parete quadri, cassette delle lettere e vai dicendo, nonché per bloccare al pavimento tappeti e moquette.
Il vantaggio, per chi decide di usare il nastro biadesivo al posto di chiodi e viti, è quello di non bucare assolutamente nulla e di non abbisognare di strumenti specifici (come trapani e tassellatori). Ma come funziona il nastro biadesivo industriale?
Nastro adesivo: come funziona
Per capire come funziona il biadesivo industriale – per scoprire come usarlo al meglio – vediamo velocemente la sua struttura. Tutti sappiamo che questi nastri presentano due lati adesivi, ovvero un raddoppiamento della struttura tipica dello scotch.
Ma come si ottiene questo particolare nastro? Si parte da un supporto, ovvero dal nastro vero e proprio, non adesivo, che dà struttura e resistenza. Nel caso di nastri biadesivi da cartoleria si parla di supporti estremamente sottili, spesso trasparenti; nel caso di nastri biadesivi per il montaggio di oggetti pesanti su superfici ruvide si hanno invece supporti più spesso, talvolta persino in schiuma.
Poi abbiamo le due superfici adesive, le quali vengono realizzate con diversi collanti, in base al tipo di utilizzo che verrà fatto del nastro. Infine abbiamo il liner di rilascio, ovvero quella particolare pellicola, in carta o in film sintetico, che “protegge” la colla del nastro fino al momento dell'utilizzo.
Come usare il nastro adesivo?
Vediamo ora come si usa il nastro adesivo. Che si parli di nastri biadesivi normali o di biadesivi per applicazioni industriali, il concetto di fondo resta sempre il medesimo.
Per usare correttamente questa tecnica di fissaggio, che assicura vantaggi quali l'invisibilità, la semplicità, la reversibilità e la velocità, si procederà sempre con l'applicazione del nastro biadesivo forte, ben steso, su una delle due superfici da incollare.
A questo punto, quanto tutto sarà pronto per il posizionamento della seconda superficie – sia essa un tappeto, un foglio o un complemento d'arredo – sarà possibile togliere il liner di rilascio, così da poter avere una seconda fascia adesiva pronta ad accogliere la nuova superficie.
Nel caso di applicazioni verticali, il consiglio è sempre quello di mantenere in posizione l'oggetto da incollare, facendo una leggera pressione fino a quando il collante avrà fatto presa.
I fattori che influenzano la tenuta dei biadesivi
Visto come si attacca il nastro adesivo, facciamo un altro passo verso l'utilizzo ottimale di questo strumento, andando a vedere quelli che sono i fattori che possono condizionarne la tenuta.
Tutto dipende ovviamente, prima di tutto, dalla scelta del nastro in sé e per sé, nella consapevolezza che esistono dei prodotti specialistici pensati per i diversi settori. Nel nostro e-commerce è infatti possibile trovare biadesivi per moquette, biadesivi in schiuma ad alto spessore, nastri ad altissime prestazioni, biadesivi in fogli, blister e trasfer.
Il primo passo è dunque fare la scelta giusta.
Il secondo passo è assicurarsi che le superfici che dovranno lavorare i sinergia con i collanti siano perfettamente pulite. Come si può intuire, infatti, lo sporco – sia esso polvere, residui grassi e via dicendo – va a costituire una barriera tra l'adesivo e la superficie da incollare, andando a compromettere la tenuta del nastro.
È dunque necessario pulire nel migliore dei modi la superficie da trattare, eliminando macchie, polvere, agenti distaccanti o semplicemente l'umidità.
In secondo luogo bisogna tenere in considerazione che anche la temperatura troppo alta o troppo bassa può influire sulla riuscita dell'incollaggio. In linea di massima, con temperature normali, e quindi comprese tra i 10 e i 35° centigradi, non ci sono assolutamente problemi.
Di fronte a temperature minori e maggiori, invece, la tenuta dei normali nastri biadesivi viene progressivamente meno; nel caso delle temperature troppo basse si va incontro all'irrigidirsi del collante, che non riesce quindi a offrire un'aderenza ottimale; con l'aumentare del caldo, invece, viene meno la solidità richiesta alla colla, che tende così a perdere presa.
Esistono, in ogni caso, anche dei nastri adesivi pensati per l'utilizzo a temperature estreme.