Cos'è e a cosa serve la carta siliconata?
A cosa serve la carta siliconata? Per scegliere sempre il nastro adesivo perfetto per le propri esigenze è necessario conoscere le caratteristiche del prodotto scelto. Come è noto infatti ogni nastro adesivo presenta peculiarità differenti.
Ci sono nastri con una capacità di adesione maggiore oppure minore, nonché nastri che possono essere rimossi facilmente senza lasciare residui, laddove altri invece possono far penare chi desidera cancellare ogni traccia di collante.
Altri nastri possono essere srotolati silenziosamente, laddove rotoli diversi potrebbero essere molto rumorosi. E ancora, ci sono nastri pensati esclusivamente per la mascheratura, nastri da utilizzare per isolare fili elettrici, nastri adesivi per posizionare stabilmente tappeti, nastri capaci di resistere a temperature molto alte e molto basse, e via dicendo.
Ecco che allora è necessario capire cosa distingue questi prodotti, a partire dalla comprensione dei materiali con cui sono composti.
Un termine che si potrebbe incontrare nella descrizione di supporti adesivi potrebbe per esempio essere quello di carta siliconata: che cosa è, e a che cosa serve?
Che cos'è la carta siliconata?
Tecnicamente, la carta siliconata è uno speciale tipo di imballaggio, che si rivela molto prezioso soprattutto per una sua caratteristica peculiare: si tratta di un materiale antiadesivo.
E sì, quando si lavora con dei materiali adesivi, è estremamente utile in molti casi poter contare su delle superfici che risultano immuni – o quasi – al loro potere. E per l'appunto la carta siliconata rientra in questo gruppo, presentando una superficie sulla quale i biadesivi industriali non riescono a fare presa permanente, e sulla quale peraltro non vengono lasciati residui di colla.
Questo significa che, se noi andassimo ad attaccare su della carta siliconata dello scotch da pacchi o del nastro da mascheratura, riusciremmo poi a rimuovere comodamente il nastro, senza lasciare traccia.
Tale materiale viene chiamato in questo modo poiché su una delle due superfici – o in certi casi in entrambi – viene applicato uno strato di silicio organico, o comunque di un materiale avente le stesse caratteristiche antiadesive del silicone.
Per fare un esempio, la carta siliconata viene usata ampiamente nel campo del restauro, nel momento in cui si rende necessario applicare delle pressioni su delle superfici che in precedenza sono state trattate con delle sostanze collanti: mettendo della carta siliconata tra la superficie in questione e l'oggetto che genera pressione si potrà avere la certezza di eliminare il rischio di adesione.
Già da questa descrizione si può capire quanto possa essere utile la carta siliconata nel mondo dei nastri adesivi. In questo settore, però, si parla più precisamente di liner.
A cosa serve la carta siliconata nei nastri adesivi e biadesivi?
Nel campo dei nastri adesivi, ci si riferisce in generale alla carta siliconata con il termine liner. Il liner, più propriamente, è una pellicola protettiva che può avere spessore diverso, e che viene posta a contatto con la parte adesiva di un nastro, per proteggerlo e per rendere più agevole il suo utilizzo.
Il tipico prodotto in cui troviamo un liner è per esempio il nastro biadesivo, il quale per l'appunto è caratterizzato, a differenza di normali nastri adesivi, da una doppia superficie con uno strato provvisto di sostanze collanti.
Ecco allora che il liner viene posto lungo una delle due superfici, in modo da prevenire l'adesione del nastro al momento della confezione del rotolo e da rendere più agevole l'utilizzo del nastro biadesivo forte stesso.
Chi lo utilizza potrà infatti srotolare il nastro come se fosse un normale nastro biadesivo industriale, applicare un segmento necessario sulla superficie in lavorazione e solo a questo punto togliere il liner in carta siliconata, così da “attivare” anche la seconda parte provvista di colla.
Tipologie di liner
Esistono diverse tipologie di liner. Ci sono i classici liner in carta siliconata nonché i liner plastici, i quali non di rado vengono indicati con il termine film; si tratta in questo secondo caso di liner realizzati in polietilene oppure in poliestere.
Il liner può avere uno spessore ridotto oppure più consistente, in base al tipo di lavorazione che dovrà affrontare il nastro. Nel caso di nastri già di per sé importanti si potrà optare per un liner di spessore ridotto, così da non avere a che fare con rotoli di volumi eccessivi.
Nel caso di nastri biadesivi, invece, si potrà scegliere un liner con uno spessore maggiore, così da rendere ancora più facile l'utilizzo del nastro stesso, riuscendo a fare presa sul lembo da srotolare.